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Italienii aduc dovezi noi despre locul unde este inmormantat Vlad Tepes

Lipsa unei pietre funerare care să ateste locul în care a fost înmormantat Vlad Tepeş, devenit cunoscut în lumea întreaga sub numele de Dracula, după romanul lui Bram Stoker (1987), alimentează noi teorii.

Astfel, cercetătorii estonieni susţin că Vlad Tepeş ar fi înmormântat la Napoli, în Italia, scrie www.business-standard.com, citat de Mediafax.

Nicola Barbatelli, director al Muzeului vechilor populaţii, din Italia, şi fraţii Giandomenico şi Raffaello Glinni, susţin că au descoperit că rămăşiţele lui Vlad Ţepeş se află într-un mormânt din Piaţa Santa Maria la Nova, din Napoli, acolo unde se credea până acum că ar fi înmormântat ginerele domnitorului român, Matteo Ferrillo.

Potrivit acestor experţi, Ţepeş nu a fost ucis de turci în 1476, ci luat prizonier şi apoi răscumpărat de fiica sa, care l-a adus în Italia.

Referitor la piatra funerară despre care se spune că ar adăposti rămăşiţele lui Vlad Ţepeş, experţii au remarcat că este acoperită cu imagini şi simboluri aparţinând unei familii nobiliare din Transilvania şi nu a unor nobili italieni.

"Dragonul înseamnă Dracula, iar cei doi sfincşi aflaţi faţă în faţă reprezintă oraşul Thebes, numit şi Ţepeş. În aceste simboluri este scris chiar numele contelui Dracula Ţepeş", a declarat Raffaello Glinni, citat de cotidianul italian "Il Gazzettino".

Oamenii de ştiinţă au solicitat permisiunea de a investiga mormântul în detaliu.

Sursa foto

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Comentarii

4 comentarii

Georg

Acum 11 ani

[...]\"Dragonul înseamnă Dracula, iar cei doi sfincşi aflaţi faţă în faţă reprezintă oraşul Thebes, numit şi Ţepeş. În aceste simboluri este scris chiar numele contelui Dracula Ţepeş\", a declarat Raffaello Glinni, citat de cotidianul italian \"Il Gazzettino\"[...]___Asta-i hal de Argumentatie Stiintifica? Apage Satanas...
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joseph

Acum 11 ani

Mie imi place sa fiu tras in teapa. Dar doar din spate.
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:)))

Acum 11 ani

1897 oameni buni, NU 1987 ! :)) ***ro.wikipedia.org/wiki/Dracula_(roman)
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Georg

Acum 11 ani

Campania, la scoperta. «Dracula è sepolto a Napoli. Sappiamo dov\'è la sua tomba» | Video e Foto___di Paolo Barbuto___«Il conte Dracula è morto a Napoli, è stato sepolto nel cuore della città ed è ancora qui»: c’è un gruppo di persone che da settimane percorre strade e vicoli a caccia del segreto. E non sono ragazzini sognatori, fanatici, esaltati, ma serissimi studiosi dell’università di Tallinn in Estonia. Sono convinti di ciò che fanno, sostengono di avere già in mano i documenti che provano la verità, così hanno avviato una campagna di ricerche sul territorio. La storia è affascinante, ricca di sfumature, di colpi di scena, però assomiglia troppo alla trama di un romanzo d’avventure per sembrare vera; anche perché, attualmente, manca il particolare che la renderebbe clamorosa, il colpo di scena finale: manca proprio il corpo del conte Dracula. «È per questo motivo che, dopo aver avviato studi documentali, ora siamo scesi sul campo. E sappiamo anche dove andare a cercare. Sappiamo dov’è la tomba di Dracula a Napoli»... Esterno giorno, piazza Santa Maria La Nova, il gruppo che comprende anche gli italianissimi i fratelli Glinni (uno, Giandomenico, ricercatore a Tallinn, l’altro, Raffaello, studioso di storia) e il direttore scientifico del museo delle Antiche Genti, Nicola Barbatelli, varca la soglia del chiostro antico e si avvia a colpo sicuro verso una lapide. L’emozione cresce passo dopo passo fin quando il marmo è lì, a dieci centimetri. L’avevano visto solo in fotografia quel disegno, l’avevano ritrovato in rappresentazioni del ’500, ora lo vedono e restano allibiti. È proprio come avevano immaginato, i «segni» ci sono tutti, è il momento di rendere ufficiale la scoperta e di avviare ricerche formali. Una lettera è stata spedita alla direzione museale per chiedere il permesso di esplorare il monumento, nel frattempo i documenti vengono messi in fila per ricostruire il percorso e dare concretezza alle ipotesi. Ad ascoltare le parole degli studiosi emozionati tutto sembra confuso, vocaboli scientifici e riferimenti storici vengono dati per scontati, star dietro alle spiegazioni è quasi impossibile. Per afferrare il senso del discorso bisogna ripartire da zero e implorare «fatene una storiella, come se voleste raccontarla a un bambino». Gli studiosi sospirano e provano a riassumere. «Nel 1476 il conte Vlad Tepes Dracula, che appartiene all’ordine del Dragone come il re di Napoli Ferrante D’Aragona, scompare durante una battaglia contro i turchi e viene dato per morto - spiega lo studioso Raffaello Glinni - una delle sue figlie, Maria, all’età di sette anni viene adottata da una donna napoletana e condotta nel regno di Napoli. Qui in seguito sposa un nobile napoletano della famiglia Ferrillo. La coppia ottiene in ”regalo” i territori di Acerenza in Basilicata ma è legata a Napoli tanto che, alla morte, i coniugi vengono seppelliti a Napoli». Fin qui la storia è nota, proprio Il Mattino l’ha raccontata un paio di anni fa. Ma la svolta è giunta negli ultimi mesi, quasi per caso. Una studentessa napoletana, Erika Stella, per la sua tesi di laurea si inoltra nel chiostro di Santa Maria La Nova, scatta una foto che le sembra «strana», decide di andare a fondo e coinvolge via mail gli studiosi, anche quelli estoni, che guardano l’immagine e restano sconvolti. Dopo aver cercato a lungo quella traccia, eccola arrivare per mano di una giovane che sta realizzando una tesi di laurea: secondo gli studiosi è la conferma di due ipotesi: 1) il conte Dracula non morì in battaglia ma venne fatto prigioniero dai turchi; 2) la figlia Maria riscattò il papà prigioniero e lo portò in Italia. Alla morte lo fece seppellire a Napoli. Ma perché tante certezze? Il marmo, che appartiene alla tomba di Ferrillo, il «genero» di Dracula, è denso di riferimenti che non apparterrebbero alle spoglie dell’uomo che dovrebbe essere lì dentro. E qui la realtà diventa romanzo, almeno finché la scienza non dirà che è tutto vero: «Guardate i bassorilievi - spiega raggiante Glinni - la rappresentazione è lampante. Ricordate che il conte si chiamava Dracula Tepes: vedete che qui c’è la rappresentazione di un drago, Dracula appunto, e ci sono due simboli di matrice egizia mai visti su una tomba europea. Si tratta di due sfingi contrapposte che rappresentano il nome della città di Tebe che gli egiziani chiamavano Tepes. In quei simboli c’è ”scritto” Dracula Tepes, il nome del conte. C’è bisogno di altre conferme?». Forse sì, ce n’è bisogno. Ma il racconto è così affascinante che, a questo punto, speriamo davvero che qualcuno dimostri che è tutto reale...(www.ilmattino.it NAPOLI/CRONACA/ mercoledì 11 giugno 2014 - 08:47) ___GUARDA IL VIDEO:_***video.ilmattino.it/primopiano/il_conte_dracula_sepolto_a_napoli_gli_studiosi_a_caccia_della_tomba-34125.shtml____GUARDA LE FOTO (15):__***foto.ilmattino.it/italia/dracula-sepolto-a-napoli-ricercatori-al-lavoro/0-71742.shtml___ Original luat prin Copy-Paste:_***www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/dracula-napoli/notizie/739083.shtml
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